in concreto al riconoscimento sono: a) sviluppo e miglioramento della mobilità pubblica per facilitare l’accessibilità ai luoghi di maggiore interesse dell’arcipelago; b) sviluppo e miglioramento dello spezzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani; c) eventi internazionali di studio, informazione e divulgazione sul tema dell’energia come strumento di prosperità, sicurezza ambientale e pace; d) attività di recupero di memoria sulle Tremiti del XX secolo, in collaborazione con l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea Tommaso Fiore – IPSAIC, attraverso la ricostruzione delle vicende belliche, dell’internamento e del confino per motivi politici, religiosi e di qualsiasi forma di discriminazione.
Quanto all’obiettivo relativo all’organizzazione dell’evento di studio, informazione e divulgazione, la proposta di legge prevede un evento principale di almeno tre giornate, organizzato nella forma della Summer schools residenziale riservata a 257 giovani pugliesi, uno per comune, a 20 giovani italiani e a 23 giovani appartenenti ai Paesi europei, il cui programma, validato da un Comitato scientifico-organizzativo, è diretto ad assicurare la partecipazione di relatori internazionali, con prevalenza di appartenenti alle istituzioni europee e nazionali, e ad esponenti di Università e imprese energetiche europee.
La selezione dei 257 giovani pugliesi è effettuata dai singoli comuni, tra residenti di età compresa tra 18 e 30 anni e sulla base di criteri di merito resi preventivamente pubblici e comparando lavori originali sul tema della Summer school.
Una quota integrativa di partecipanti, pari a 43 giovani italiani ed europei, è destinata a radicare i principi del manifesto “Per un’Europa libera e unita”, scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e divulgato da Eugenio Colorni, cosi da riunire nel nome dell’ideale europeo due realtà insulari del mare Adriatico e del mare Tirreno, ossia Ventotene e Isole Tremiti. La selezione dei 43 giovani italiani ed europei potrà essere affidata dal Comitato scientifico-organizzativo al Comune di Ventotene, in collaborazione con un’associazione europeista, sulla base di un “Protocollo d’amicizia.”