“La spesa pugliese per il PNRR sanità ammonta a circa 700milioni di euro. Ma ci sono lentezze nella spesa, emerse sin dal 4 maggio scorso in Commissione e poi riconosciute, almeno per i lavori, con un sollecito della Regione del 17 maggio scorso.
Emerge, dunque dai dati, la nostra proposta di AziendaZero, anche per gestire i lavori e gli acquisti, unificando le procedure sotto un’unica regia e sotto un’unica responsabilità.
Per dimostrare la nostra opinione riformatrice, ma soprattutto per fare in modo che i soldi siano spesi al più presto, cominciamo da oggi il nostro monitoraggio, azienda sanitaria per azienda sanitaria, lavoro per lavoro e acquisto per acquisto. Solo così è possibile capire i problemi e risolverli, scovare le inefficienze e superarle.
I dati, attraverso la suddivisione per Asl e per province, dimostrano un’organizzazione sanitaria di tipo strettamente regionale; se non ci fosse dunque una gestione regionale – AziendaZero -, anche del personale e dei servizi sanitari offerti, verrebbe fuori un quadro raccapricciante di disuguaglianze nell’offerta dei servizi, facendo crollare tutto il sistema e la sua costruzione fortemente interconnessa, rendendo vana la maggior parte degli investimenti da PNRR.”

Lo dichiarano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i Consiglieri regionali Sergio Clemente, Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità Alessandro Nestola.

“È di euro 692.370.212 il finanziamento PNRR sanità per sostenere il miglioramento infrastrutturale della sanità pugliese: è nostro dovere controllare ogni scadenza auspicando che i lavori non subiscano ritardi per il bene di chi soffre, che le attrezzature vengano comprate e usate, che i processi di digitalizzazione siano adottati.
Sono quattro le categorie per le quali la progettazione ha intercettato i fondi PNRR: lavori, attrezzature, digitalizzazione, centrali operative territoriali (interconnessione e dispositivi). Per ognuna andremo nel dettaglio, con continua attività informativa, col solito intento di fare informazione oggettiva, basata cioè sui dati e sui numeri.
La categoria “lavori” conta un numero di interventi finanziati per un totale di euro 477.780.265 e date di scadenza per il completamento tra giugno 2024 e giugno 2026.
La categoria “attrezzature” conta un numero di interventi finanziati per un totale di euro 93.665.496.
La categoria “digitalizzazione” conta un numero di interventi finanziati per un totale di euro 114.219.998, procedure CONSIP.
Le categorie Centrali operative territoriali – COT, contano un numero di interventi finanziati per un totale di euro 6.704.453, di cui euro 2.842.000 per l’interconnessione aziendale e euro 3.862.453 per dispositivi.

Ragionando in termini di azienda e valori assoluti, in ordine di importi finanziati abbiamo:

  1. ASL Bari con euro 214.576.807, pari al 30,99% del totale dei finanziamenti;
  2. ASL Taranto con euro 128.801.972, pari al 18,17% del totale dei finanziamenti;
  3. ASL Lecce con euro 71.525.952, pari al 10,33% dei finanziamenti;
  4. ASL Brindisi con euro 67.665.360, pari al 9,77% dei finanziamenti;
  5. AOUC Policlinico di Bari con euro 66.045.421, pari al 9,54% dei finanziamenti;
  6. ASL Foggia con euro 58.813.105, pari all’8,49% dei finanziamenti;
  7. ASL Bat con euro 48.512.109, pari al 7,01% dei finanziamenti;
  8. AOUC Policlinco di Foggia con euro 23.816.000, pari al 3,44% dei finanziamenti;
  9. IRCCS De Bellis con euro 10.393.400, pari all’1,5% dei finanziamenti;
  10. IRCCS Giovanni Paolo II con euro 5.220.086, pari allo 0,75% dei finanziamenti.

Ricapitolando in termini di provincia, invece, abbiamo:

  1. Bari con euro 296.235.714, pari al 42,79% dei finanziamenti;
  2. Taranto con euro 125.801.972, pari al 18,17% dei finanziamenti;
  3. Foggia con euro 82.629.105, pari all’11,93% dei finanziamenti;
  4. Lecce con euro 71.525.952, pari al 10,33% dei finanziamenti;
  5. Brindisi con euro 67.665.360, pari al 9,77% dei finanziamenti;
  6. Bat con euro 48.512.109, pari al 7,01%.”