“È inaudito e inammissibile registrare il superamento dei tetti di spesa, quindi sprechi, nella spesa farmaceutica ospedaliera e convenzionata nei primi quattro mesi del 2023, per un ammontare di quasi 81milioni.
La spesa complessiva avrebbe dovuto essere pari a euro 415.614.568, ma è invece stata invece pari a euro 496.292.347.
E in tutto questo i DG delle Asl, già quasi tutti decaduti per i risultati del 2022, non riescono nemmeno a garantire i resoconti bimestrali o l’utilizzo al meglio delle piattaforme di monitoraggio.”

Lo dichiarano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i Consiglieri regionali Sergio Clemente, Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità Alessandro Nestola.

“Ad onor del vero va registrata una flessione della spesa nel mese di aprile, probabilmente come conseguenza delle ultime delibere della Giunta sul contenimento.
In ogni caso, per i primi quattro mesi del 2023 si registra una spesa totale per acquisti diretti pari a euro 294.851.519, a fronte di un tetto di spesa pari a euro 223.581.440, con un maggior costo di euro 71.382.426.
Per lo stesso periodo, la farmaceutica convenzionata ha registrato una spesa pari a euro 201.440.828, a fronte di un tetto di spesa pari a euro 192.033.128, con un maggior costo di euro 9.407.700.
Nel dettaglio delle singole Asl ai registrano risultati tendenzialmente omogenei.
Brindisi. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 31.415.251, a fronte di un tetto di euro 23.219.848, con un maggior costo di euro 8.135.403. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 19.410.088, a fronte di un tetto di euro 18.908.034, con un maggior costo di euro 502.054.
Taranto. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 43.342.733, a fronte di un tetto di euro 30.517.814, con un maggior costo di euro 12.824.919. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 30.899.700, a fronte di un tetto di euro 27.800.935, con un maggior costo di euro 3.098.765.
BAT. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 26.064.065, a fronte di un tetto di euro 19.726.181, con un maggior costo di euro 6.337844. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 18.580.684, a fronte di un tetto di euro 17.503.946, con un maggior costo di euro 1.076.738.
Bari. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 74.263.474, a fronte di un tetto di euro 54.532.465, con un maggior costo di euro 19.731.009. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 62.123.741, a fronte di un tetto di euro 59.951.920, con un maggior costo di euro 2.171.821.
Foggia. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 29.001.536, a fronte di un tetto di euro 24.294.759, con un maggior costo di euro 4.706.777. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 29.205.952, a fronte di un tetto di euro 28.328.433, con un maggior costo di euro 877.519.
Lecce. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 56.745.843, a fronte di un tetto di euro 41.643.476, con un maggior costo di euro 15.102.367. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 41.220.633, a fronte di un tetto di euro 39.539.860, con un maggior costo di euro 1.680.803.
Oncologico Giovanni Paolo II. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 5.574.508, a fronte di un tetto di euro 5.634.252, con un risparmio di euro 59.744.
De Bellis di Castellana Grotte. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 1.985.587, a fronte di un tetto di euro 1.453.279, con un maggior costo di euro 532.308.
Policlinico di Bari. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 19.633.855, a fronte di un tetto di euro 16.701.533, con un maggior costo di euro 2.932.322.
Ospedali Riuniti di Foggia. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 6.927.034, a fronte di un tetto di euro 5.857.833, con un maggior costo di euro 1.069.201.”