Le nomine nelle società, enti e agenzie della Regione continuano ad avvenire, generalmente, mettendo a bando il mercimonio politico, di tipo premiale o risarcitorio, per formare una truppa di boiardi regionali idonei alle battaglie politiche più che alle missioni di governo. A ciò aggiungendo, spesso, l’incongruenza dei curriculum dei prescelti con la missione affidata.

È accaduto qualche giorno fa per il Consiglio d’amministrazione di Aeroporti di Puglia ed è solo l’ultima puntata di una saga che va avanti da troppi anni.

Ormai nessuno si chiede più qual è la competenza dei nominati, ma a chi rispondono politicamente. E non si capisce a cosa serve l’idea di dover rispondere politicamente a qualcuno per questo tipo d’incarichi: forse che per poter prendere l’aereo o per avere un metro di tubazione idrica bisogna avere un santo politico in paradiso?

Suvvia, non prendiamoci in giro.

In ogni caso, vanno onorate le assenze dalla seduta di Giunta che ha adottato la nomina, del vice Presidente Piemontese, dell’assessore Pentassuglia e di chiunque altro abbia preso le più opportune distanze. E se ciò sia avvenuto per volontà o accidente, poco importa, perché l’importante è comunque non esserci nel momento giusto.

Ci aspettiamo ora sussulti di dignità dai colleghi consiglieri regionali di maggioranza, per esempio con una mozione di censura sulle nomine così fatte, a cominciare da quelli del PD, intenti a riformarsi nel bagno congressuale, e a finire a quelli dei Cinquestelle, dediti a ingurgitare per appetito di potere tutti i tonni trovati nelle scatolette che in passato volevano aprire per scoprire misfatti.

Succederà quanto auspicato? Macché! Abbiamo però la speranza di restare stupiti.

Dichiarazione del Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, e dei Consiglieri Sergio Clemente e Ruggiero Mennea capogruppo.